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Microbioma questo sconosciuto... Può aiutarci a perdere peso!

1 Luglio 2018

 

La parola “microbo” solitamente suscita in ciascuno di noi una reazione negativa in quanto evoca un’idea di malattia e di sporco. In realtà però non tutti i microbi, o più correttamente microrganismi, sono nocivi. Fin dalla nascita viviamo in simbiosi con centinaia di miliardi di microbi dentro di noi, il loro numero è più di 10 volte quello delle nostre cellule e il loro peso sembra superare quello del nostro cervello. Questi microrganismi convivono con noi ovunque nel nostro corpo: nel naso, sulla pelle, nella bocca, nelle orecchie, negli occhi, nei bronchi e nei polmoni, nella vagina nelle donne e naturalmente nel tratto digestivo.

L’insieme delle diverse specie di microrganismi che vivono nel nostro organismo viene chiamato microbiota, l’insieme dei geni contenuti in questi microrganismi viene chiamato microbioma. Quest’ultimo interagisce in modo sostanziale con la fisiologia del nostro corpo, contribuendo a mantenere uno stato di benessere.

Il microbiota/microbioma intestinale umano è tra i più complessi siti del corpo: comprende 500-1000 specie e diversi milioni di geni. Il microbioma intestinale è molto importante perché partecipa alla digestione del cibo, favorendo il rilascio di alcuni nutrienti che possono essere assimilati meglio dall’organismo. È importante perché è capace di modificare la risposta immunitaria, contribuisce alla protezione contro le infezioni, partecipa al metabolismo dei farmaci e alla regolazione del metabolismo dell’uomo. Negli ultimi anni sono stati condotti numerosi studi per capire le proprietà e i possibili effetti del microbiota/microbioma sulla salute dell’uomo.

Ad oggi è stato dimostrato con alcuni studi sugli animali che il microbioma può influenzare il metabolismo energetico dell’individuo arrivando a modificare significativamente la predisposizione all’obesità e all’aumento di peso. L'obesità può essere aggravata da un microbioma “povero” come numerosità e varietà di specie batteriche oppure a causa della presenza di specie microbiche dannose Ma una delle cose più interessanti da sapere è che la composizione del microbioma può essere modificata, favorendo così l’aumento dei microrganismi “buoni”, attraverso la dieta e lo stile di vita.

Gli studi, infatti, ci dimostrano che una dieta sana favorisce la crescita di quei microrganismi che hanno un effetto positivo sull’organismo, favorendo un ottimale metabolismo dei nutrienti e il mantenimento di un giusto peso corporeo. Quindi per mantenere il tuo microbioma in salute ricordati poche semplici regole:

Consuma 1-2 porzioni di alimenti fermentati e quindi ricchi di probiotici al giorno. Yogurt e kefir sono tra gli alimenti più ricchi, ma anche i formaggi fermentati, il latticello e i prodotti da forno derivati dalla pasta acida (lievito madre), oppure ancora i derivati dalle fermentazioni di vegetali come il miso, il tempeh, il tofu, il the kombucha e i crauti .

Mangia ogni giorno frutta, verdura e alimenti ricchi di fibra, come i cereali integrali, substrati indispensabili per la moltiplicazione dei microrganismi “buoni”.

Limita gli zuccheri semplici, gli alimenti ricchi di conservanti, l'alcol e gli alimenti trasformati in genere. Il tuo intestino ringrazierà!

Gestisci lo stress! Più facile a dirsi che a farsi, ma ricorda che anche lo stress è stato messo in relazione con la crescita dei microrganismi “cattivi” nell’intestino. Dedicati ogni giorno un po’ di tempo per fare una breve passeggiata o prenderti cura di te e rilassarti!

Susan Tuddenham, M.D., M.P.H. and Cynthia L. Sears, M.D. The Intestinal Microbiome and Health CurrOpin Infect Dis. 2015 October ; 28(5): 464–470.
Lindsey G. Albenberg and Gary D. Wu Diet and the Intestinal Microbiome: Associations, Functions, and Implications for Health and Disease Gastroenterology 2014;146:1564–1572
https://www.aquaportail.com/definition-13185-microbiome.html

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